Come è nata Elementar?

Elementar Analysensysteme GmbH è frutto del lavoro di una vita. Ci racconta un po' come ci è arrivato?

Sono originario di Jena, una città con una lunga tradizione nella produzione di prodotti ottici di precisione e centro di ricerca e sviluppo di apparecchiature per la ricerca scientifica, che all'epoca era dominata dalla spettroscopia ottica. Il mio supervisore del dottorato presso l'Università Friedrich Schiller di Jena, il dottor Roland Paetzold era un rinomato spettroscopista molecolare e uno dei membri più giovani dell'Accademia nazionale tedesca delle scienze Leopoldina, fondata nel 1652 e con sede ad Halle, in Germania.

La mia esperienza nella ricerca, nell'insegnamento, nelle vendite e nel marketing nell'intero campo dell'analisi strumentale ha costituito la base per il mio percorso successivo.

Per molto tempo ho lavorato come consulente scientifico e tecnico presso Carl Zeiss a Jena per gruppi di prodotti nel campo della tecnologia analitica e, successivamente, della microscopia e dell'oftalmologia. Con un’incredibile ampiezza e profondità di tecnologie e applicazioni, è stata una buona formazione nell’analisi strategica dell’intero mercato dell’analisi strumentale. Anche i preziosi contatti che ho nel mercato dell'Estremo Oriente risalgono al mio periodo presso Carl Zeiss.

All'età di 42 anni, sono arrivato a Heraeus con nient'altro che alcune lettere di raccomandazione in tasca e mi è stato chiesto di promuovere il business degli strumenti. Ben presto divenne chiaro che in realtà ero seduto sul sedile di espulsione, poiché il segmento aveva più bisogno di essere chiuso che di essere ricostruito. Ma sono ancora molto grato al Dr. Jürgen Heraeus per avermi dato l'opportunità di costruire qualcosa di mio. È così che all'inizio degli anni '90 ho fondato Elementar Analysensysteme GmbH.

Sapevo fin da subito che potevo farcela e che volevo farlo. Sapevo anche di avere con me brave persone disposte ad andare lontano, e io ero il responsabile. Avete degli obblighi non solo nei confronti delle attrezzature e delle cifre, ma anche nei confronti delle persone e delle intere famiglie.

Non è una responsabilità da prendere alla leggera. Ancora oggi non nutro particolare rispetto per le persone che rischiano con i soldi degli altri e si definiscono ancora imprenditori.

Come è riuscito a imparare le skills di cui un amministratore delegato ha bisogno?

Beh, era ovvio che non avrei avuto successo senza gli specialisti delle attuali operazioni di core business. I colleghi di Heraeus si sentivano sicuri lì: chi si lascerebbe alle spalle tutto ciò e si assumerebbe il rischio di contribuire alla fondazione di un'azienda?

Ho dovuto cercare di convincere e ho investito molto tempo nella motivazione dei dipendenti.

Inizialmente il team principale era composto da circa 40 persone. E i miei dipendenti si chiedevano: come può un team di sole 40 persone ricoprire tutti i ruoli di un’azienda? Chi può gestire tutto ciò? Ma siamo riusciti a coprire tutte le aree.

All'inizio, ad esempio, lavoravamo ancora con un sistema di schedari: le schede contenevano tutte le informazioni rilevanti sui nostri fornitori e noi utilizzavamo un sistema di schede perforate per filtrare le schede secondo criteri specifici. Allora funzionavano così i nostri processi di acquisto: era un’avventura, ma ha funzionato.

A volte, devi solo scegliere ciò che ritieni importante, afferrarlo e applicare una sana dose di buon senso. Ad esempio, volevo essere finanziariamente indipendente il più rapidamente possibile, senza dipendere da banche o altri finanziatori che avrebbero potuto avere voce in capitolo nel modo in cui prendo le mie decisioni. Questo era il mio obiettivo e l'ho raggiunto.

Naturalmente il rispetto delle corrette regole aziendali era nelle mani di (solo) due persone qualificate, che erano anche responsabili delle risorse umane. Il nostro responsabile commerciale allora si occupava anche della pianificazione della produzione e del controllo della gestione dei materiali. Sembra una montagna di compiti quasi incredibile oggi. Per quanto riguarda il diritto del commercio estero, ho beneficiato di una precedente qualifica che avevo acquisito nel commercio estero.

Sono stato particolarmente utile alla mia nuova azienda nei settori dell'innovazione di prodotto, del marketing e dello sviluppo di nuovi mercati di esportazione. Ciò significava che, oltre alle mie responsabilità di amministratore delegato, ero anche responsabile dello sviluppo del prodotto e supervisionavo personalmente il marketing e la gestione del prodotto.

Il mio obiettivo principale nello sviluppo di nuovi mercati era Cina, Giappone e Stati Uniti. Il vantaggio di avere tutte queste molteplici responsabilità non era solo un notevole risparmio di tempo e costi, ma anche la capacità di far uscire l'azienda dal rosso non molto tempo dopo la sua fondazione. Voglio anche sottolineare la rapidità con cui il nostro direttore delle vendite dell'epoca riuscì a creare la nostra organizzazione di esportazione globale in oltre 90 paesi.

Essere il fondatore di un'Azienda deve aver comportato un sacrificio della propria sfera personale. Che cosa disse la sua famiglia della decisione di fondare Elementar, a quell'epoca?

Bene, abbiamo preso la decisione insieme. E, naturalmente, c'è stato molto lavoro. I lavoratori autonomi raramente hanno un fine settimana libero. Mia moglie è una dermatologa. Nonostante anche io mi stessi buttando in un'attività imprenditoriale e quindi il rischio fosse molto alto, l'ho comunque incoraggiata ad aprire il proprio studio, che in seguito avrebbe avuto molto successo.

Che consiglio avrebbe per qualcuno che volesse buttarsi nel lancio di una nuova start-up, al giorno d'oggi?

Ti racconto un aneddoto legato al mondo dello sport: ero un appassionato sciatore alpino. Ci vuole molto allenamento prima di iniziare a fare buone corse. Quando una corsa non va come speravi, devi stringere i denti e trovare l’energia per andare avanti. Combattere. E a volte provare la frustrazione quando non ci riesci. Questo è ciò che ti dà la spinta per andare avanti. Assumere un atteggiamento rilassato tutto il tempo non basterà. Coraggio, spirito combattivo e fiducia in te stesso sono ciò che serve.

Devi imparare a lasciare andare l’idea che tutto sia sotto controllo o che alla fine le cose si sistemeranno da sole. No. Devi prendere in mano la situazione, dare il massimo e imparare dai tuoi errori.

E presto noterai che trascorri molto tempo lavorando con altre persone: sono il tuo capitale più forte. Se non puoi farlo, o non vuoi, allora è meglio lasciar perdere.

Personalmente, il mio background mi ha fatto sì che non abbia mai avuto problemi in termini di accettazione o di mancanza di sostegno da parte dei colleghi o dei miei superiori.

Hesse è il luogo ideale per chiunque desideri avviare un'attività in proprio, anche se alcune fasi e metodi di sviluppo sembrano un po' strani.

Ho un'ultima regola fondamentale: non toccare mai nulla che non capisci. Anche se, a volte, un po’ di arroganza male non fa... (dice facendo l'occhiolino)